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La Biblioteca del Palacio Nacional De Mafra, in Portogallo

La biblioteca del Palacio Nacional De Mafra si trova all’interno del monumentale complesso che unisce il palazzo, il convento e la basilica.

Ispirato ai modelli architettonici italiani del periodo barocco, la costruzione fu voluta dal re João V

l Palacio Nacional fu destinato a residenza estiva della famiglia reale. In quanto dimora di grande rilievo, in essa sono conservate moltissime opere d’arte: affreschi, pitture e sculture, arredi di pregio, anche sacri.

Un esempio della sua vastità sta in questi numeri: 1200 stanze, 4700 porte e 156 scalinate.

Assolutamente particolare è la Basilica che vanta un complesso unico al mondo, composto di 6 organi. Inoltre la presenza di due carillon con un totale di 114 campane, più precisamente 57 per ciascuna torre campanaria, raddoppiano il primato, affermandosi come i più grandi al mondo.

La Biblioteca

E’ la più grande e importante biblioteca monastico – reale del Portogallo.

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(Fonte immagine: VisitPortugal)

Lo stile della costruzione è il Rococò e la galleria occupa due piani. E’ lunga 88 metri e larga 10. I pavimenti sono di pietra lioz di diversi colori, ma tutti molto delicati. Le pareti sono completamente coperte da librerie in legno decorato. Il secondo piano è delimitato da una bellissima balconata in legno sagomato.

Contiene 40.000 volumi organizzati dai frati del Convento di Arrábida, i quali cominciarono il loro lavoro nel 1700 catalogando i volumi fino al 1819.

Il sistema rivela che nella biblioteca sono presenti opere risalenti al 1500, molte testimonianze rare, tra cui 41 carte geografiche e 22 incunaboli. Vi è custodita anche la prima enciclopedia, quella composta da Diderot e D’Alembert. Ovviamente non mancano le copie delle partiture musicale create per essere eseguite dai sei organi della Basilica.

All’epoca della sua costituzione, il re inviò suoi rappresentanti in tutta Europa, per acquistare tutto quanto potesse arricchire la sua già importante biblioteca. Fu così che opere di ogni argomento cominciarono a trovare posto nelle scaffalature della biblioteca: teologia, diritto canonico, storia, geografia, matematica, ogni tipo di arte, musica e medicina.

Il sistema di catalogazione si deve al frate João de Santa Anna che compose ben 8 volumi, usando un metodo ancora validissimo: la scheda principale è registrata per cognome, mentre le opere anonime vengono individuate per titolo. Il sistema comprende anche riferimenti incrociati.

Oggi, naturalmente, grazie all’informatizzazione i volumi sono accessibili per la consultazione.

I libri vietati

La biblioteca del Palacio Nacional De Mafra era fin dalla sua creazione già così apprezzata che Papa Benedetto XIV, nel 1754, concesse al re del Portogallo un’autorizzazione ufficiale di comprendere, tra i libri della biblioteca, anche quelli vietati dallIndice .

Il re ne era primo responsabile e la sottrazione o il prestito di tali opere prevedeva la pena della scomunica.

I pipistrelli della biblioteca

La delicatezza delle opere ospitate nella biblioteca fa temere sempre per la loro esistenza.

Ovviamente sono molte le precauzioni che vengono assunte per preservare tanto tesoro: la luce, la temperatura, l’umidità sono sempre sotto controllo, tramite sistemi regolati opportunamente. Ma questo non esclude l’attacco di organismi che si cibano di carta e colla.

Così i responsabili della biblioteca hanno deciso di affidarsi a una colonia di piccolissimi pipistrelli (sono lunghi solo 2 centimetri) che tengono sotto controllo la presenza degli insetti golosi di rilegature e pagine di carta. In realtà pare che i pipistrelli siano sempre vissuti in quel luogo e che abbiano operato fin dalla nascita della biblioteca.


Questo è il secondo articolo di una serie che illustrerà alcune tra le più belle biblioteche al mondo. Seguite “La Magia dell’Ago” nelle prossime spedizioni

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