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La biblioteca di Strahov a Praga

La biblioteca di Strahov è uno dei luoghi da visitare almeno una volta nella vita. Chi conosce la città di Praga sa anche quanto sia facile innamorarsene. Bellissima, misteriosa, imponente è anche lo scrigno di fantastici tesori. La biblioteca di Strahov è uno di questi. Non lontana dal castello della città, fa parte del complesso del monastero omonimo, uno dei più antichi dell’intera Repubblica Ceca. Il monastero è ancora abitato e vissuto dai monaci premostratensi, ma è anche aperto ai visitatori che vogliano fare questa esperienza unica. Nel complesso del monastero di Strahov esiste anche una pinacoteca che raccoglie opere preziose.

Nei suoi interni, ricchi di bellissimi elementi architettonici, hanno trovato la loro cornice anche le scene di molti film come l’horror “La vera storia di Jack lo squartatore”, con Johnny Depp, o anche “Casino Royale”, con Daniel Craig, senza dimenticare il “Amadeus” di Milos Forman.

Inoltre il monastero di Strahov è anche sede del Museo Nazionale della Letteratura.

La storia del monastero

Fondato nel 1143 a opera di Vladislav II, il monastero di Strahov ha vissuto tantissimi eventi storici e calamità, dagli incendi alle rivoluzioni. Ma non ha mai smesso di vivere, neppure quando i regimi di certe epoche si accanivano con i loro soprusi. I monaci non hanno mai abbandonato il monastero e, se in qualche periodo non potevano abitarlo, comunque si riunivano altrove, aspettando di poter tornare in quella che era la loro casa. Oggi vive nel monastero una comunità di circa 70 persone.

La biblioteca

Racchiusa, come un vero e proprio tesoro, all’interno del complesso del monastero si trova la biblioteca. Composta da due sale bellissime e da un corridoio che le unisce, la biblioteca di Strahov contiene 200.000 libri che trattano la più varia serie di argomenti, tra i quali 3000 manoscritti e 1500 incunaboli.

La Sala Teologica

E’ la parte più vecchia dell’intera biblioteca. La sua costruzione riguarda gli anni dal 1671 al 1674. Contornati da meravigliosi decorazioni a stucco in stile Barocco, la sala ospita soprattutto tomi di letteratura teologica, compresi i 1000 volumi della Bibbia scritta in molte lingue diverse. Fanno mostra di sé anche splendidi mappamondi, opere di artigiani di grande talento.

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La Sala Filosofica

E’ la parte che copre l’area maggiore di tutta la biblioteca: 32 metri per 10. Le sue pareti sono coperte, dal pavimento al soffitto, da librerie in legno di noce splendidamente intagliato e coprono due piani dell’edificio. Non mancano anche splendidi mobili d’epoca. Il cielo a cupola della sala è affrescato dal dipinto intitolato “lo sviluppo spirituale dell’umanità”.

Nei libri in essa contenuti si legge di filosofia, certo, ma anche di storia, di matematica e astronomia.

La sua costruzione segue di molti anni quella della sala teologica, quando ormai lo stile Barocco si era definitivamente affermato.

La sala filosofica ha ospitato moltissimi visitatori famosi e curiosi di vedere una delle biblioteche più belle al mondo. Tra le firme del registro delle visite si possono leggere, tra gli altri, i nomi di Horatio Nelson e dell’imperatrice Maria Luisa d’Austria .

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Il Gabinetto delle Curiosità

Così viene chiamato il corridoio che collega la sala teologica a quella filosofica. Qui sono contenuti i testi redatti sulla ricerca che riguarda la fauna e la flora con vari esemplari di vegetali e, anche, animali imbalsamati (alcuni addirittura estinti), reperti archeologici, armi. Una sezione speciale della biblioteca che non può non attrarre i visitatori.


Questo è il primo articolo di una serie che illustrerà alcune tra le più belle biblioteche al mondo. Seguite “La Magia dell’Ago” nelle prossime spedizioni

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