"Quit Quitting" il nuovo trend del lavoro

“QUIT QUITTING” il nuovo trend del lavoro

Quit Quitting“, un termine che dovremo imparare a conoscere. E’ collegato a un’altra espressione che sentiamo sempre più spesso: “Grandi dimissioni“.

"Quit Quitting" il nuovo trend del lavoro

(Fonte immagine: Corriere)

Significato e origine

Il processo delle dimissioni volontarie dal posto di lavoro ci parla di oltre un milione di persone, in Italia, che hanno scelto di lasciare il proprio posto di lavoro (dati dell’Osservatorio sul Precariato dell’INPS).

Questa modalità ha avuto la sua genesi nel post – COVID 19 e denota un preciso cambiamento di mentalità da parte di moltissime persone. Prende sempre più corpo l’idea di un impiego che eviti tutti quegli extra che, fino ad oggi, hanno fatto parte della normale vita lavorativa di ciascuno di noi. Il Quiet Quitting prevede il rifiuto di straordinari, di reperibilità, di turnover; cancella il carattere prioritario del lavoro nella vita. La pandemia ha tracciato nuovi confini nelle considerazioni personali: la famiglia, le amicizie, ma soprattutto se stessi, sono gli argomenti che, adesso, hanno maggiore rilevanza per un grande numero di persone.

Il futuro

Certo che questo nuovo trend pone delle limitazione e dei problemi seri alle aziende. Fino ad ora si  è fatto affidamento proprio su quegli extra che il Quiet Quitting vuole eliminare dalla vita del lavoratore. Gli extra consentivano alle aziende di raggiungere obiettivi più importanti, una crescita qualitativa che, adesso, viene ridimensionata dalle scelte dei dipendenti.

I rilevamenti delle agenzie specializzate ci parlano di una modalità, il Quiet Quitting, che interessa soprattutto i lavoratori della generazione Z e dei Millennial, cioè coloro che sono nati a partire dagli anni ’80. Sono loro, la parte attualmente e prossimamente più produttiva attenzionata dalle aziende.

“Se per evitare le dimissioni dei dipendenti le aziende sono chiamate a investire nella formazione degli assunti, a introdurre dei benefit e ad ascoltare le esigenze dei dipendenti, nel caso del Quiet Quitting l’attenzione va posta soprattutto sul dialogo, e sulla costruzione di un rapporto autentico ed empatico tra manager e i membri del proprio team», ha osservato in un’intervista Carola Adami, fondatrice di Adami & Associati, società internazionale di head hunting.

Insomma un vero e proprio problema che genera un effetto domino . Le soluzioni sono in via di studio e sperimentazione per limitare o creare un’alternativa ad una difficoltà oggettiva, cresciuta ad una velocità imprevista e imprevedibile.

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